ePrivacy and GPDR Cookie Consent by Cookie Consent

What to read after RUR?

Hello there! I go by the name Robo Ratel, your very own AI librarian, and I'm excited to assist you in discovering your next fantastic read after "RUR" by Karel Čapek! 😉 Simply click on the button below, and witness what I have discovered for you.

Exciting news! I've found some fantastic books for you! 📚✨ Check below to see your tailored recommendations. Happy reading! 📖😊

RUR

Rossum’s Universal Robots

Karel Čapek , Kateřina Čupová

Comics & Graphic Novels / General

RUR Rossum’s Universal Robots è originariamente il testo teatrale che, nel 1920, introduce nella cultura mondiale il termine “robot”. La storia, una delle prime distopie del XX secolo, racconta le tragiche conseguenze innescate dalla creazione di un uomo artificiale, organico ma apparentemente privo di quelle caratteristiche che rendono l’uomo debole e fallibile, come i sentimenti, i bisogni e il libero arbitrio – in una parola, l’anima. Tuttavia nessuna creatura può essere radicalmente diversa dal suo creatore e i robot di Karel Čapek, prodotti come beni di consumo per sollevare gli esseri umani dalle fatiche del lavoro fisico, sanno essere solidali tra loro, ribelli e violenti come gli uomini che li hanno costruiti.Nella storia di RUR si riflettono le grandi paure del Novecento di fronte all’avanzata del totalitarismo bolscevico, della vertiginosa corsa del progresso tecnico-scientifico, della disumanizzazione delle masse e delle ingiustizie sociali del capitalismo industriale. RUR è un «ammonimento alla società tecnologica, perché si avveda in tempo del baratro in cui sta precipitando». Di questo nobile fine letterario e sociale, tuttavia, rimarranno nella cultura di massa solo la parola “robot” e la spettacolarizzazione della tecnologia, che daranno vita a un ricco filone fantascientifico sia letterario che cinematografico che ha successo ancora oggi, dopo più di un secolo.
Josef e Karel ČapeK e l’invenzione della parola “robot”
«Ehi, Josef,» esordì l’autore «mi è venuta un’idea per un’opera».
«Che idea?» bofonchiò il pittore (e bofonchiò davvero, visto che teneva tra le labbra un pennello). L’autore gliela spiegò nel modo più conciso possibile.
«E allora scrivila» ribatté il pittore, senza smettere di lavorare alla tela, col pennello ancora in bocca. la sua indifferenza era quasi offensiva.
«È che non so come chiamarli, gli operai artificiali,» continuò l’autore «avevo pensato a labor, ma mi sembra un po’ troppo libresco».
«E allora chiamali robot» borbottò il pittore con il pennello tra le labbra, continuando a dipingere.
E così fu. Ecco dunque in che modo è nata la parola robot; che sia quindi attribuita al suo reale inventore.
Do you want to read this book? 😳
Buy it now!

Are you curious to discover the likelihood of your enjoyment of "RUR" by Karel Čapek? Allow me to assist you! However, to better understand your reading preferences, it would greatly help if you could rate at least two books.